Pieno di emozioni, strutture fantasiose, “Stranger to Stranger” evoca un nuovo contesto vivo e prolifico per il virtuosismo consolidato di Simon come cantate e compositore.  Il disco – successore dell’acclamato “So Beautiful or so What” del 2011”- introduce gli ascoltatori in un nuovo coraggioso mondo musicale in cui le aspettative sono sfidate e superate, come lo erano trent’anni fa con l’ altro capolavoro “Graceland”.

Lo spirito avventuroso e sonoro dell’album è evidente fin dal misterioso umorismo delle prime due canzoni, “the Werewolf” e “wristband”. “Si tratta di arrivare a sentire realmente qualcosa in un nuovo modo. Si tratta di fare della musica che suoni vecchia e nuova allo stesso tempo; musica con un senso di mistero”, spiega Paul.

 “Il suono è il tema di questo album tanto quanto lo sono i temi dei testi nei singoli brani. Se la gente lo acquista, sarò felice", spiega Paul. "La canzone giusta al momento giusto può vivere per generazioni. Un bel suono, che è per sempre.”

L’album è stato ampliamente lodato dai media. The Indipendent lo definisce “un album gioioso”, aggiungendo che “pochi cantautori possono destreggiare serietà e fantasia così abilmente come Paul Simon.” Il Rolling Stone lo ha recensito con 4 stelle, commentando “il poeta di New York non è mai stato così divertente e ricco di inventiva nei suoi precedenti 13 album”.